TRA
SCUOLA E FAMIGLIA
Cinzia Mion, formatrice, psicologa,
dirigente scolastica
Scuola dell’Infanzia n°5, anno 20°, Gennaio
2020-Giunti scuola
Le
aspettative dei genitori nei confronti dei loro figli sono importantissime
perché possono generare gratificazioni o frustrazioni che sono determinanti per
il benessere e lo sviluppo armonico dei bambini.
Sono le aspettative eccessive che creano
apprensione e paura di deludere i genitori. Questi ultimi, nella maggioranza
dei casi, hanno fatto un investimento narcisistico sui figli, che non sono
accettati per come sono, ma in funzione di quanto possano gratificarli. In
questo caso i genitori pensano in buona fede solo di stimolare i propri bambini
a dare il massimo e non si accorgono di stressarli. A volte sono però i bambini
stessi che si creano questa convinzione, desumendola da confronti fatti con
fratelli o altri.
Qualche
volta le aspettative genitoriali nei
confronti del successo scolastico del figlio sono troppo basse. In famiglia si assiste ad una svalutazione della
scuola e il genitore appare poco partecipe o non interessato alle attività
realizzate dal figlio, ma si informa soltanto sugli aspetti dell’accudimento:
se ha mangiato, se ha dormito, se si è tenuto pulito…
Spesso il
bambino può avvertire una sfiducia di base che si manifesta con frasi del tipo
“se non lo aiuto non ce la fa…” o con affermazioni tipo “assomiglia a…, anche
lui/lei andava male a scuola”.
I
genitori possono non sapere che le aspettative sono “predizioni che spesso si
avverano” e che hanno una grande influenza sull’evoluzione e la crescita dei
loro figli. Per questo i docenti dovrebbero orientarli verso aspettative più
corrette. È importante che i figli siano sempre incoraggiati, che vadano
volentieri a scuola, che abbiano un rapporto desiderante con il sapere e la
conoscenza e con lo scambio interattivo con i compagni. Che sentano, quindi,
di avere spazio per la propria autorealizzazione, per diventare sé stessi, per
sviluppare tutte le proprie potenzialità.
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