mercoledì 25 marzo 2020

Riflettiamo un pò

Intervista a Daniela Lucangeli (università degli studi di Padova ) a cura di Chiara Tacconi
(dalla rivista scuola dell'infanzia n 3 anno 20 novembre 2019- giunti scuola)


Come stanno i bambini di oggi?
Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sempre più bambini, e sempre più precocemente, dimostrano quelle che Lucangeli chiama "vulnerabilità dell'umore".
Questo ci dimostra che non è più degli adulti la fatica delle emozioni, ma è diventata dei nostri figli.
Noi non vogliamo che ciò che ci provoca così tanto dolore nella nostra vita di adulti ( la vulnerabilità emozionale, l'ansia, l'angoscia, la tensione di cui siamo portatori) diventi la vita dei nostri figli.
C'è infatti un tempo della nostra vita in cui dobbiamo assumersi la responsabilità educativa di portare i nostri piccoli a sviluppare un processo di autoregolazione emozionale in cui ANSIA, ANGOSCIA, PAURA e STRESS siano emozioni che hanno anche l'altra parte, cioè LA VOGLIA DI STARE CON GLI ALTRI, IL CONFORTO, IL PIACERE, L'INTERESSE, LA CURIOSITÀ, LA SFIDA, LA PASSIONE .
Star bene è un diritto per i bambini e un dovere per noi.
Il legame tra emozioni e apprendimento è molto forte. Per esempio, se una persona, invece di ascoltarmi quando parlo, provasse paura di essere giudicata, mi ascolterebbe per CAPIRE e MODIFICARE I SUOI PENSIERI o per RIPETERE PASSIVAMENTE CIÒ CHE GLI HO DETTO PER PAURA DI ESSERE GIUDICATA?
Solo se c'è alleanza, se i bambini sentono che l'adulto c'è per aiutarli e non per giudicarli, c'è per accompagnarli e non per sostituirsi ad essi, ci può essere un vero apprendimento, una fiducia, un atteggiamento migliore con cui entrare a scuola ogni giorno e fare tanta fatica per IMPARARE.
La scuola può fare molto: può determinare il cambiamento dell'atteggiamento tra la fatica eteroregolata e la fatica che vale la pena perché migliora la vita.

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